Come già segnalato in un precedente articolo, molti agricoltori segnalano comportamenti irrispettosi nei confronti delle colture in atto.

Non ci soffermiamo sul furto di coltivazioni, che è un furto e non c’è bisogno di aggiungere altro, preme qui raccomandare il rispetto di alcune buone norme di comportamento.

Il Parco è in massima parte su aree di proprietà privata, in larga parte coltivato da imprenditori agricoli che traggono sostentamento dalla coltivazione.

Un prato non è un campo da calcio o un’area picnic, ma spesso viene destinato a produrre fieno che viene dato agli animali da allevamento.

Schiacciare l’erba giocandoci o sdraiandosi sopra non permette la crescita del fieno, di conseguenza creiamo un danno economico al produttore.

Un campo di cereali seminato non deve essere attraversato a piedi o con altri mezzi perché andiamo a danneggiare il processo di semina, di germinazione e di crescita, e di conseguenza creiamo un danno economico al produttore.

Sono piccole attenzioni da porre in atto che però denotano una sensibilità verso il mondo agricolo, che poi è quello che costruisce l’ossatura del paesaggio rurale che vi godete quando percorrete il Parco Agricolo Nord Est.

FOTO DI A. FERRARIO